Come reclutare brand ambassador (+5 modi per rendere il tuo programma irresistibile)

Sei entusiasta di lanciare un programma di brand ambassador: hai già fissato gli obiettivi, definito i KPI e non vedi l'ora di ottenere un vero ROI dai tuoi brand ambassador.
L’unico problema in paradiso? Non sai come reclutare i brand ambassador giusti per la tua azienda. Oppure hai già collaborato con alcuni di loro e i risultati sono stati tiepidi.
Ecco la guida completa per reclutare brand ambassador che non svuotino il budget ma garantiscano il massimo ritorno sull’investimento.
Dovresti aspettare che gli influencer ti trovino o uscire allo scoperto e cercarli in modo proattivo?
La risposta giusta: usa un mix di entrambi i metodi.
Usare solo inbound è il sogno. Cosa c’è di meglio che scoprire brand ambassador perfetti senza nemmeno cercarli? Ma non puoi contare solo sull’inbound per scalare i tuoi sforzi, a meno che il tuo marchio non sia già un nome conosciuto. Per non parlare poi del fatto che, molto probabilmente, chi ti contatta spontaneamente non è un influencer di grande fama con milioni di follower.
L’outbound ti offre anche un maggiore controllo su chi contattare. Invece di setacciare le candidature inbound, contatti direttamente ambassador che già soddisfano i tuoi criteri.
Imposta canali di reclutamento inbound e continua con le tue attività outbound. Non sarai solo: il 71% degli intervistati nella nostra survey sulle strategie di brand ambassador utilizza un mix di metodi inbound e outbound per reclutare ambassador.
Il primissimo passo nella ricerca proattiva di brand ambassador è assicurarsi che il creator raggiunga il pubblico corretto.
Mettiamo che il tuo cliente ideale sia una donna che vive in Canada e ama fare trekking. Il brand ambassador perfetto è qualcuno il cui pubblico rispecchia al 100% quella descrizione. È impossibile trovare qualcuno con un’audience perfettamente sovrapponibile, ma è comunque l’obiettivo a cui mirare.
Come verificare i dati demografici dell’audience di un potenziale brand ambassador? Ci sono due modi:
Esploriamo nel dettaglio entrambi i metodi:
Utilizzare un software come Modash è il modo più semplice, efficiente e data-driven per trovare e analizzare potenziali brand ambassador. Perché?
E non ho ancora detto la parte migliore: Modash è davvero, ma davvero facile da usare. La curva di apprendimento è praticamente nulla. Usa tutte le funzionalità gratis per 14 giorni.
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Non sei ancora pronto ad acquistare un software per trovare e analizzare i tuoi brand ambassador? Nessun problema. Usa gli hashtag per trovare partner ambassador. È un processo manuale e richiede tempo. Inoltre è difficile lavorare senza avere a portata di mano tutti i dati su performance e audience. Ma è ciò che ti serve per passare da zero a uno.
Gli hashtag possono essere suddivisi in quattro categorie:
⚡Pro-tip: quando cerchi hashtag, usa l’opzione “Filtro” per visualizzare i “post recenti più popolari” insieme ai “top” post mostrati automaticamente. I top post sono di solito quelli che performano meglio per quell’hashtag e possono essere dominati da influencer famosi — e costosi. I post recenti ti mostrano i contenuti in ordine cronologico, dal più nuovo al più vecchio.
Trovare gli hashtag, però, è la parte facile. Organizzarli e monitorarli può diventare travolgente. Tieni a portata di mano un foglio di calcolo: usa un foglio per salvare tutti gli hashtag e un altro per memorizzare i dettagli (analytics, email, ecc.) degli ambassador selezionati. Puoi anche seguire gli hashtag per vedere più post correlati nel tuo feed.
Non devi limitarti agli hashtag per trovare ambassador. Usare metodi gratuiti significa spesso essere ingegnosi e creativi. Ecco tre modi originali per trovare ambassador oltre gli hashtag:
Il reclutamento inbound di brand ambassador offre molti vantaggi:
Ma come predisporre una macchina ben oliata per il reclutamento inbound dei brand ambassador? Tutto inizia da una landing page.
Se un creator è interessato a unirsi al tuo programma di brand ambassador, dove può saperne di più? Come può candidarsi?
La risposta: una landing page dedicata.
Crea sul tuo sito una landing page che includa:
La landing page ambassador di Pura Vida è un esempio A+ su come realizzare la homepage del tuo programma inbound.
Collega questa landing page nel footer del tuo sito in modo che chiunque possa trovarla facilmente. Assicurati inoltre che appaia su Google quando qualcuno cerca “[tuobrand] + ambassador program”.
Una volta creata la landing page per gestire efficacemente tutte le candidature, promuovi il tuo programma ambassador ogni volta e ovunque sia possibile. Parlane sui social, inseriscilo nelle email post-acquisto, menzionalo nelle newsletter marketing e presentalo agli eventi aziendali.
Questo post di Scrunchie Tribe è un esempio perfetto di annuncio che stai accettando nuovi partner ambassador per il tuo programma.
Un altro modo per ampliare la portata del tuo programma è promuovere i contenuti dei tuoi ambassador sul tuo profilo social. Sephora lo fa regolarmente sul suo canale Instagram: condivide le storie della “Sephora Squad”, dando ad altri potenziali ambassador la possibilità di conoscere il programma e candidarsi.
Condividere i contenuti dei tuoi ambassador li fa sentire supportati e fa crescere il loro profilo social: un win-win evidente, no?
Su Google ci sono diversi articoli che elencano vari programmi di brand ambassador. Un ottimo modo per promuovere organicamente il tuo programma è farti includere in questi articoli. Cerca “[tuo settore] brand ambassador program” e contatta i siti che ricevono più traffico.
Dovresti accettare tutti i brand ambassador o selezionare con cura le candidature ricevute?
Se vuoi un programma ambassador self-service, mantienilo semplice e lascia entrare nella community chiunque si candidi. Imposta un modello a commissione in cui gli ambassador ricevono una percentuale su ogni vendita generata. Questo tipo di programma richiede poca gestione e continuerà a funzionare senza troppo impegno da parte tua.
Ma se ti metti a verificare ogni profilo influencer per ogni candidatura, può diventare dispendioso in termini di tempo. All’inizio non è consigliabile, ma potresti valutarlo quando aumenterai il valore delle collaborazioni o inizierai a ricevere troppe candidature. Ad esempio, se offri commissioni molto elevate e vuoi che il ROI dimostri che l’aumento percentuale è stato giustificato. Oppure se ricevi troppo interesse inbound e desideri che i post degli ambassador siano rigorosamente in linea con il brand.
Nel complesso, all’inizio è consigliabile avere un programma ambassador self-service. Richiederà poco sforzo al tuo team per far partire la macchina — un aspetto cruciale agli inizi.
Il nirvana è quando ambassador eccellenti ti cercano o accettano con entusiasmo la tua proposta. Ma non accade da solo. Devi rendere il tuo programma di brand ambassador attraente per i potenziali ambassador. Così come le aziende creano la employee value proposition per attrarre i migliori talenti, dovresti definire una creator value proposition per attirare i migliori ambassador.
Ecco cinque modi per rendere il tuo programma ambassador più allettante:
In un mondo ideale pagheresti i tuoi ambassador solo a commissione per ogni vendita generata. Nella realtà, molti ambassador storcono il naso davanti a un modello solo a commissione. Perché? Essere pagati solo a commissione significa che il creator non ha un reddito garantito per ogni contenuto creato. Il rischio di sprecare tempo ed energie senza ottenere ROI porta molti ambassador a rifiutare le offerte o a non dare il massimo. La soluzione? Aggiungere una tariffa fissa oltre alla percentuale di commissione. Riduce il rischio e incentiva gli ambassador a dare il massimo per guadagnare di più in commissioni. Vincono entrambi.
Non sorprende che il 53% degli intervistati nella nostra survey utilizzi un mix di tariffe fisse e commissioni basate sulle performance.
Se una tariffa ricorrente mensile non è sostenibile, puoi offrire una activation fee — un pagamento una tantum per avviare la collaborazione, per poi passare a un modello solo a performance.
Fai un po’ di test per capire quale combinazione di offerte incontra meno resistenza e suscita più entusiasmo negli ambassador contattati.
Un altro modo per attrarre brand ambassador è offrire loro qualcosa di prezioso oltre al denaro. Mettiamo che la tua azienda ospiti spesso eventi esclusivi con molte persone importanti con cui i tuoi ambassador vorrebbero entrare in contatto. Offri agli ambassador inviti gratuiti a questi eventi e metti in risalto il vantaggio nei messaggi di outreach e nella landing page. I benefit possono includere anche prodotti gratuiti ogni mese o trimestre, sconti in negozio per amici e familiari e accesso prioritario ai nuovi lanci di merch.
La scelta più popolare sono i prodotti gratuiti (60%), secondo oltre 35 marketer che abbiamo intervistato. Altri incentivi non monetari diffusi sono gli inviti a community o eventi (40%) e l’accesso a prodotti in edizione limitata o esclusivi (23,3%).
Chiediti: cosa può offrire la tua azienda per migliorare la vita o il business dei tuoi ambassador? Ad esempio, l’azienda pet Pooch & Mutt sottolinea che i suoi ambassador ottengono accesso anticipato ai nuovi prodotti, inviti a shooting fotografici ed eventi e visibilità sui loro canali social, oltre ai benefici economici.
⚡ Pro-tip: quando offri benefit non monetari come questi, assicurati che tu e i tuoi ambassador ne parliate sui social. Per esempio, la creator Anushka Hazara ha pubblicato un post sull’invito a celebrare l’80º compleanno di IKEA.
I post sui social relativi a questi benefit mantengono il tuo programma ambassador top-of-mind e attirano più creator, perché permettono di “vedere” i vantaggi in azione.
E se potessi mostrare concretamente quanto possono guadagnare collaborando con te? Non con mazzette di contanti, ma presentando numeri reali sul tuo sito. È il classico principio di scrittura “show, don’t tell” applicato al tuo programma ambassador. Prendi SafetyWing. Nella loro landing page ambassador c’è una sezione “Parliamo di numeri” che mostra quanto di più un ambassador può guadagnare collaborando con SafetyWing in modo continuativo rispetto a promuoverlo occasionalmente.
Puoi replicare la stessa sezione dedicata ai soldi sulla tua landing page. Non deve nemmeno essere necessariamente “promo occasionale vs condivisione costante”. Metti che tu paghi un bonus agli ambassador ogni volta che superano una certa soglia di vendite o aumenti la percentuale di commissione se collaborano con costanza. Aiutali a visualizzare quanto guadagneranno in un anno o più se continuano a raggiungere i tuoi benchmark.
Quando avrai alcuni dati, potrai aggiungere un calcolatore sulla landing page che mostri quante commissioni un ambassador guadagnerà in base a follower e vendite.
Puoi enfatizzare questi ritorni economici anche nei tuoi messaggi di outreach. Frasi come “Puoi guadagnare fino a $XXXX all’anno” o “Il 90% dei nostri ambassador guadagna almeno $XXXX all’anno” cattureranno l’attenzione e otterranno risposte entusiaste.
Gli ambassador hanno molte preoccupazioni: pagamenti in ritardo, lavoro fuori scope, brand che non valorizzano i loro input. Qual è l’unica cosa che può alleviare queste preoccupazioni? Le testimonianze positive di altri brand ambassador.
Ad esempio, Peluka Salon ha una landing page interamente dedicata alle storie dei suoi ambassador.
Ogni storia racconta perché gli ambassador amano i prodotti Peluka Salon e perché collaborare con il brand è stato un sogno che si avvera.
Una volta che collabori con alcuni ambassador, chiedi loro di scrivere una recensione su com’è lavorare con te, quali benefici apprezzano di più, ecc. Metti in evidenza queste testimonianze sulla tua landing page ambassador. Puoi anche inserire alcuni post social degli ambassador in cui evidenziano quanto amano collaborare con te.
Nei messaggi di outreach, indirizza gli ambassador a leggere le testimonianze entusiaste dicendo qualcosa come “Scopri perché gli ambassador XYZ adorano collaborare con noi” o “Non limitarti alle nostre parole — leggi cosa dicono i nostri ambassador.”
Gli ambassador vogliono sapere se li pagherai puntualmente, rispetterai il loro contributo creativo e sarai disponibile per le domande. Molti brand mancano di queste caratteristiche fondamentali di professionalità, spingendo via ambassador potenzialmente eccellenti. Usa il copywriting sulla landing page per sottolineare che collaborare con te sarà semplice come bere un bicchier d’acqua. Come?
La landing page ambassador di KiwiCo include una sezione in cui ambassador e influencer possono scaricare loghi, one-pager e altri asset creativi.
Questo di per sé segnala ai potenziali ambassador che lavorare con KiwiCo è professionale e semplice. Chiediti: “Cosa posso aggiungere alla mia landing page per rassicurare gli ambassador che lavorare insieme sarà facile?” e parti da lì.
Oltre il 90% dei marketer che abbiamo intervistato afferma che il marketing con ambassador genera ROI positivo. Quindi, se ti stai chiedendo se investire nel reclutamento di brand ambassador, il futuro è promettente.
La parte migliore? I programmi di brand ambassador hanno un effetto compound. Diventerai più bravo a reclutare gli ambassador più performanti, il tuo potere di negoziazione migliorerà, così come i sistemi che costruirai. Potresti arrivare a gestire centinaia di ambassador senza aggiungere nuovi membri al team.
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